I giorni con le notti si confondono
lungo le strade argentee dell’inverno
e dove s’apre uno squarcio è già ieri,
è una rete che lascia uscire sguardi.
Quando compari tu, avvicinandoti
– eri lontano punto indefinito,
la nave che scambi per un difetto
del vetro – tutto ridiventa chiaro.
Alla memoria contendi i suoi voli,
doni parole a tutti i sogni muti
e mescoli reale e immaginario
con un gesto sottile delle mani.
Ieri, domani, tutto in te condensi.
PIERRE-CÉCILE PUVYS DE CHAVANNE, “L’ESPÉRANCE”
2006
4 commenti:
Sfociano i pensieri in immagini sfocate dalle nebbie del Tempo che mai s'arresta...
l'attimo...è già "passato"..
molto bella..grazie..
sereno divenire..
dandelìon
com'è intensa... mi piace molto...
"e mescoli reale e immaginario con un gesto sottile delle mani"
è ciò che in un certo senso fai anche tu, scrivendo questi bellissimi versi e regalandoci sensazioni e suggestioni...
Sono riuscito a leggere solo alcune delle tue poesie.
Tornerò a leggermi le altre.
Complimenti.
grazie a tutti per i commenti e i complimenti: le mie poesie in effetti vivono di questo connubio tra reale e immaginario, tra presente e ricordo, tra sogno e illusione.
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