oltre la soglia della mia speranza
- barchetta lieve lungo il verde fiume
sui riflessi dorati delle onde.
Mostrami qual è la via da seguire,
il tragitto segnato dalle stelle
anche nel buio delle notti fredde,
perché non mi smarrisca nel deserto.
Illumina i miei giorni come un sole,
riscaldami, rinsaldami lo spirito.
Quando il mio piede vacilla, sorreggimi;
sii il bastone cui forte mi bilancio.
Fotografia © Daniele Riva
2005
7 commenti:
è bellissima...e direi anche "e se sbaglio strada...trovami e correggimi". buona domenica
hai messo la salcerella che cresce sul fiume per descrivere i tuoi pensieri poetici...
dimmi: perchè il Signore ci ha creato maschio e femmina? non ci poteva creare ermafroditi o farci riprodurre per segmentazione come i lombrichi?..perchè ha deciso che avremmo dovuto avere bisogno di un altro per essere felici?
mi piacciono tanto le tue poesie e credo che sia perchè hai un tono così semplice, senza sforzi, naturale, come un sussuro sensa troppe pretese *.*
lucy: Certo. Il buon pastore deve fare così.
diletta: Bella domanda. Ci saremmo tolti tante scocciature, ma anche tutta la poesia della vita. Una monotonia continua o una perfezione? Forse le due cose alla fine coincidono.
Maschio e femmina Dio li creò. Sole e luna. L'armonia nasce dalla fusione, ci si completa come nella famosa teoria delle due mezze mele.
Tu che risposta dai?
nicole: Grazie. Credo che la semplicità e la naturalezza derivino da anni di esercizio. Scrivo e scrivo e uso la lima, talvolta butto. Con il tempo ho imparato un po' ad affinare la tecnica.
" Una monotonia continua o una perfezione? Forse le due cose alla fine coincidono." si, forse è così
penso che Dio, in fondo, così solo nella Sua solitudine, non abbia voluto riservarla alle Sue creature
Un completarsi necessario, per raggiungere in due l'Uno, a immagine di Dio. Altrimenti si è solo metà...
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