Amavi gli oleandri dei giardini,
e quanti ne ho rubati per donarteli.
Li mettevi in bottiglie da conserva,
seguivi il crescere delle radici
nell’acqua che cambiavi ogni mattina.
A me sembrava che tu misurassi
in quel modo anche il corso dell’amore,
il suo sviluppo, il suo lento attecchire.
Gli abitanti di quelle ville ancora
parleranno di me, si chiederanno
che fine avrà fatto, di punto in bianco,
il misterioso ladro di oleandri.
e quanti ne ho rubati per donarteli.
Li mettevi in bottiglie da conserva,
seguivi il crescere delle radici
nell’acqua che cambiavi ogni mattina.
A me sembrava che tu misurassi
in quel modo anche il corso dell’amore,
il suo sviluppo, il suo lento attecchire.
Gli abitanti di quelle ville ancora
parleranno di me, si chiederanno
che fine avrà fatto, di punto in bianco,
il misterioso ladro di oleandri.
Vincent Van Gogh, "Oleandri"
2002
4 commenti:
tu sei qui...lei,invece, dov'è?
Purtroppo io sono rimasto in una delle due parti della poesia, lei nell'altra! Un verso di Gozzano dice che "la vita divide gli amici forse più dei nemici". Ebbene, divide anche gli innamorati.
conosco questa storia..però poi leggo Pasolini "Solo l'amare, solo il conoscere / conta, non l'aver amato, / non l'aver conosciuto. Dà angoscia / il vivere di un consumato / amore. L'anima non cresce più" Dobbiamo avere rispetto della nostra Anima: lei vale molto di più di uno/una che non ha saputo amarla...e non lo dico solo per te
La poesia è di qualche anno fa.
"La vita che divide gli amici" poi ne mette assieme altri e poi li ridivide e così via. È semplicemente successo, capiterà ancora... Chiaro che si guarda avanti, prima o poi.
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