lunedì 3 marzo 2008

Aspettando Prometeo

Ti ho confessato il mio timore antico,
conosci la memoria dell’addio
che torna senza invito e che dilegua
la ragione tendendomi imboscate.
L’oggetto dell’agguato sono io
all’imbrunire di un rimpianto come
un iceberg riaffiorato nella mente.

La sabbia scende dentro la clessidra
fino al momento in cui devi voltarla:
come chi forgia il ferro provo a dare
ai miei pensieri il corso che desidero.
E come ferro sono duri e freddi,
non so trovare il fuoco che li pieghi:
da sempre aspetto che venga Prometeo
a donarmi la fiamma dell’amore.


Fotografia © Iforgeiron


1991

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