contavamo le sere nei bicchieri
- le stelle erano granelli di sabbia,
l’amore un senso acuto di vertigine.
Ricordo com’era gialla la luce
del fanale, e com’era lieve il passo
- i tuoi capelli sfioravano il viso,
ne sentivo il verde aroma di mela.
Correva il tempo e non sapevo come
fermarlo ed essere sempre con te
- l’amore era un dolore dentro il petto
e lo chiamavo già la nostalgia.
C.F. Tuelzer, "Oleandri"
2008
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