Scomponi il giorno

Scomponi il giorno, amore, suddividilo:

qui il chiarore dell'alba alla finestra,

le incombenze solite del mattino,

mezzogiorno e le voci disertate,

piccole manie del pomeriggio,

il tramonto atteso per poter leggere

il significato nelle sue nuvole,

la luna che si aggira tra i lampioni.

In ogni ora, in ogni minuto, avrà

fatto il nido il mio pensiero per te.

COLLAGE DI ANDRÉ G. SEINECKE

2022

Parlarti di sogni

Parlarti di sogni? Dirti che il cielo

era così, che le torri svettavano

su colline verdi, affliggerti come

il paziente dallo psicanalista?

Meglio viverli, lasciarli fiorire

dopo aver curato pianta e boccioli,

dopo averli annaffiati con passione,

meglio realizzarli, insieme a te.

FOTOGRAFIA © MATI MANGO/PEXELS

2022

La scintilla

L’illuminazione del sogno è già

poesia, saper cogliere al risveglio

la scintilla, serbarla nella notte

come fuoco al tempio della Vestale.

Così il fotografo attende l’immagine

sulla carta bianca, che riempia il vuoto

il processo di sviluppo - così

diventa il poeta il bagno di fissaggio.

FOTOGRAFIA © BRISCH/PIXABAY

2022

Naiade

“Sì che le sorgenti, veloci,

  vestite di rugiada”.

  INNI ORFICI

Ti ho vista replicare le finestre

della notte e il ricordo è ritornato

a una giornata trascorsa sul fiume

- non splendeva la luna ma un celeste

sprazzo di sole appena rovesciato

lungo il Lycra verde del tuo costume.

Eri una naiade nella memoria,

ora sei donna in tutta la tua gloria.

CAROL BENNETT, "TIME OUT"

2022

Le finestre della notte

Il fascino della notte è bellezza

e tu appari alle finestre di Hopper,

metti in fila fotogrammi muovendoti,

aggiorni a ogni passo la nudità.

Il vento scuote appena le tendine,

le agita come alghe sul fondale

disturbato dalla luce - emergi

e sei la mia sirena questa notte.

EDWARD HOPPER, "FINESTRE DI NOTTE"

2022

Falsificazione del ricordo

Sottomessa al giogo dell'illusione

la memoria conduce il suo percorso

come un ragno ubriacatosi di sogno

- su quella tela stenti a riconoscere

i sentieri diritti del reale,

la via corretta e non ricostruita.

Il tempo è soltanto il dardo piumato

con cui ti hanno anestetizzato.

FOTOGRAFIA © PXHERE

2022

Lido di Lonato, 2 agosto 1980

Nel ricordo risplende azzurro il lago,

immobile con lame di riflessi

- avevamo saputo della strage

scesi dall'auto, ai tavoli all'aperto

del ristorante. Mangiammo in silenzio,

attoniti, la radio ripeteva

la "notizia agghiacciante" e ci sembrava

inverosimile la situazione,

il contrasto tra lo strazio a Bologna

e la bellezza ammaliante del Garda.
La nostra gioventù si era incrinata.

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

2022