venerdì 14 febbraio 2020

Per San Valentino

Che cosa ti regalerò per questo
San Valentino? Non rose a dozzine
che sfioriscono, non cioccolatini
dal banale cartiglio - non saprebbero
dirti quello che sento nel mio cuore -,
né un profumo che vesta la tua pelle
né un cofanetto per il maquillage...
Ti regalerò quello che ogni giorno
dell'anno ti dono: tutto il mio amore.


FOTOGRAFIA © BRU-NO/PIXABAY

2020

giovedì 13 febbraio 2020

Mattina di favonio

Il vento che scavalca le montagne
fa vele di bianche lenzuola stese
e scopre le primule dentro i fossi
- qui nella stanza gioca con le ombre:
disegna onde di luce sopra il letto
e cerca invano la tua nudità.
Lo troverò più tardi nella strada,
accaldato monello, a far volare
le foglie vecchie e i lembi delle giacche.


FOTOGRAFIA © STORENVY


2020


mercoledì 12 febbraio 2020

Serenata in Sol maggiore K 525

La mente segue i violini, si lascia
condurre su sentieri sconosciuti
foderati di muschio e capelvenere,
dalle pietre tra i licheni il miracolo
dell'acqua che sgorga, la risorgiva,
il fontanile che rispecchia il cielo.
Contrappuntano viole e violoncelli,
idre sostano sul pelo del fiume
ed è improvvisamente primavera
in un rosso rifiorire di rose.


FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA


2020

martedì 11 febbraio 2020

Fasciato della tua anima

“Sono uscito la mattina in città,
   fasciato della tua anima.

   NIKIFÒROS VRETTÀKOS

Me ne andavo così, tra le campagne,
tra le vie chiare e strette dei paesi
- guardavo le colline, le montagne
coperte di neve, le margherite
fiorite nell'erba nuova, la gente
che incrociavo, le vetrine riflesse.
Ed ero permeato del tuo amore,
ancora, ancora - camminavo come
se indossassi di nuovo le tue mani.


MICHAEL AZGOUR, "STUDIO PER UN UOMO CHE CAMMINA"

2020

lunedì 10 febbraio 2020

Il turchino

La luna crea dal nulla il turchino
è un'alchimista del cielo stasera
- filigrane di rame lascia in dono
il sole dall'altra parte, saluta
l'amata tuffandosi nell'oceano.


FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

2020

domenica 9 febbraio 2020

Odisseo e Nausicaa

Ci incontrammo sulla riva del mare
- io naufragavo da me, dalla mia
solitudine, tu inseguivi forse
un tuo sogno venato di illusione.
E ci amammo mentre vele o lenzuola
sbattevano al vento e gabbiani in volo
saettavano quali dardi di Atena.
Ma dovetti riprendere il viaggio,
come chi si risveglia da un bel sogno.


JEAN VEBER, "ULISSE E NAUSICAA"

2020

sabato 8 febbraio 2020

Dentro quel cortile

In un andito scuro la città
di settembre rovesciava il suo grigio
di fabbriche su ciò che risultò
un addio - da certi particolari
avremmo dovuto capirlo, tu
che non mi aspettavi, io che avevo
fretta di andarmene il prima possibile.
Quel pomeriggio dentro quel cortile
le viole e la gioventù sfiorirono.


MARIO SIRONI, PAESAGGIO URBANO"

2020