lunedì 13 giugno 2016

Poesie di vent’anni fa

Ieri pomeriggio ho inseguito il tempo
perduto rileggendo le poesie
che scrissi vent’anni fa - la medesima
operazione di chi sfoglia le foto
in un album ormai dimenticato.
Erano dei quadrifogli seccati
tra le pagine di un libro, violette
colte e poi abbandonate tra due fogli.
Erano giorni, erano la mia vita.

 

Crochet

FOTOGRAFIA © LET MY INSPIRATION FLOW

 

2016

domenica 12 giugno 2016

Voce all’estate

Vuoi dare voce all’estate - le piogge
si dissolveranno, abbandoneranno
il verde dei carpini alla calura
intollerabile dell’afa. Allora
sognerai le vele bianche in Adriatico,
la luce della sera che sorprende
i bagnanti con riflessi d’arancia.
E inseguirai la lama della brezza
indovinando gli odori del lago.

 

Sailing

IMMAGINE © DESKTOP NEXUS

 

2016

sabato 11 giugno 2016

Ex amore

a P.

Di quello che un giorno fu amore cosa
resta? Ti guardo camminare verso
me con il vestito nero scollato
e la borsa sulla spalla sinistra.
Lo sguardo è ancora quello volitivo,
le rughe, quelle ci segnano entrambi
come esibite medaglie al valore.
E prima ancora che ti sieda al tavolo
di questo bar di un'ignota città,
ho la triste risposta: indifferenza.

 

Osborn

JACQUELINE OSBORN, “TABLE IN THE CORNER”

 

2016

venerdì 10 giugno 2016

Cartolina II

Ti mando saluti e tutti i miei baci
con questa cartolina senza immagine
- il panorama metticelo tu:
colline verdeggianti nel mattino,
città turrite rosse di mattoni
o ancora il mare calmo dell’estate
con la sabbia e una conchiglia bianca.
Voltala e ci troverai il mio amore.

 

Cartolina

IMMAGINE © VETTORIALI

 

2016

giovedì 9 giugno 2016

Nello stagno del presente

Peschiamo nello stagno del presente
- non riusciamo a vedere dentro l’acqua
e abboccano solo vecchie parole,
inutili stracci che abbandoniamo.

Così, seduti nel sole, beviamo
dal bicchiere del domani le nuvole
soffici del sogno - un giorno forse
diventerà cristallina quell’acqua.


 

CHRISTIAN SCHLOE, “THE RIVER”

 

2016

mercoledì 8 giugno 2016

Le prime note di “Summertime”

Le prime note di ”Summertime“ suonano
nell’aria, si perdono nell’azzurro
come semi di tarassaco - torna
il ricordo improvviso, brilla il lampo
nella memoria: sera al piano-bar,
l’argenteo scintillio degli orecchini,
la luce vivida dentro il suo sguardo.
Mai fummo più vicini di così.

 

Perez

FABIAN PEREZ, “LA PROPOSTA”

 

2016

martedì 7 giugno 2016

Dico il tuo nome

Dico il tuo nome al crepuscolo rosa
sceso sulle montagne di basalto
- chiamo il tuo amore qui vicino a me,
sulle sedie di resina bianca.

Lo dico sussurrandolo, così
come quando tu sei tra le mie braccia
- lo so che solo il silenzio stasera
risponderà, eppure tu sei qui...

 

Tramonto

FOTOGRAFIA © TIQUETONNE2067

 

2016