Ora il pavé è deserto - solo le ombre
delle vecchie memorie, gli abusati
ricordi si iscrivono oscuri
sulle pietre che il sole calcina.
Poi scenderà la sera, arriverai
anche tu, messaggera di speranza
che ho inviato a ricucire lo strappo
tra tutti i miei ieri e il nostro domani.
2015
Da te piove e l'estate si sviluppa
sopra gli ombrelli a spicchi colorati
- sei una voce nel telefono stasera
e vedo le palme, le luci gialle
dei caffè, il traffico teso del sabato
che cuce riflessi sulla rotonda.
Vedo anche il sorriso che fai parlando,
dolce dolcissimo, ma con l'azzurra
malinconia della lontananza.
2015
Di questa luna gialla come birra
ho ricordo di un luglio ormai lontano,
mai disperso nelle brume del tempo.
Allora mi sembrava intollerabile
perdere l’amore, vederlo andare
via danzando come una farfalla.
Il ghigno della luna mi scherniva,
si nascondeva dietro i pini e poi
saltava fuori come un clown.
Questa sera, materna mi consola,
una regina alta nel cielo: - Vedi
infine l’amore ha trovato te.
2015
Questo che pare il resoconto steso
da un investigatore privato
dopo una serie di appostamenti
non è altro che la certificazione
di un amore, il verbale trascritto
di quello che provo per te - lo chiamo
poesia nei miei momenti migliori
e qualche volta forse lo è davvero.
2015
E sotto il sole a picco biciclette
rapide attraversano la piazza,
camion di fornitori, molte auto.
L'estate brucia in fretta le memorie,
cani si abbeverano alle fontane,
i bagnanti schiamazzano tra le onde.
Ti colloco dove l'ombra ricuce
un pezzo di verde al giardino - dove
ho lasciato i miei passi per te.
2015
Ancora non cade il sole - rimane
la luce dorata sui candelabri
dei pini ma la piazza già è in ombra.
I miei ricordi sono azzurri come
l'acqua della fontana, dovrei forse
tramutarli in sogni - certo farà
così stasera la donna elegante
che è uscita dal caffè. Per un istante,
per un gesto, ho creduto fossi tu.
2015
"Per molto tempo ho avuto un volto inutile
Ma ora
Ho un volto per essere amato"
PAUL ÉLUARD
Oscillo sul bilanciere dei giorni,
acrobata sul filo che conduce
al mare - al di sotto due che si baciano
su una panchina, l'erba fresca e verde,
accanto voli di colibrì e rondini,
più sopra un cielo manierista o forse
sono giochi di nuvole nel blu.
Mi perdo nello stagno del tuo sguardo
dove galleggia il fiore dell'amore.
2015
