martedì 28 gennaio 2014

Di questo amore

Dura da sempre questo amore, getta
le sue radici nella squaw sognata
da bambino, nella giovane donna
che si stagliava nuda in fronte al mare.
Domina i giorni e le notti, le veglie
e i sogni - qualche volta si diverte
persino a mescolarli, a figurare
mondi che si sovrappongono e vivono
della luce riflessa del reale:
come case baciate dal tramonto,
diventano all’improvviso d’oro.

 

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DIPINTO DI RAFAL OLBINSKI

 

2014

lunedì 27 gennaio 2014

Anelli di catena II

Ma dall’immaginario, dall’altare
di ricordi e di sangue che ho creato
- l'incerta intonazione della voce,
il seno ridondante come punto
di contatto, la luce disegnata
dall’emozione nel tuo sguardo verde -
da lì appari o soltanto la memoria
connette collegando i suoi archivi
come fossero anelli di catena?

 

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RAFAL OLBINSKI, “CONFRONTATION OF SIMILARITIES”

 

2014

domenica 26 gennaio 2014

Il reale

«Il reale» obietti, ma questo è il reale
o questo ponte che ci unisce è solo
arcobaleno sorto dalle nebbie,
filo di sabbia portato dal vento?
Il reale è questo tempo in cui entrambi
siamo immersi - dannati di una bolgia
dantesca dirai tu - eppure in esso
vivi, di esso vivi, l’uno e l’altra.

 

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DIPINTO DI RAFAL OLBINSKI

 

2014

sabato 25 gennaio 2014

Vivo gioco

Ecco che il gioco si fa viva forma,
le immagini si dispongono in fila
- così lo scorrere dei fotogrammi
diventa movimento - se al ricordo
non l'illusione subentra ma il sogno
di certi verosimili futuri.
Corpi, anime si sfiorano e raggiungono,
si fondono, si cercano nell'aria,
danzano ebbri nel limbo del tempo:
noi in questo vivo gioco ci incontriamo.

 

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ZHANG DALI, “DOVE”

 

2014

venerdì 24 gennaio 2014

Una scena teatrale

Ipotizzo, costruisco, delineo.
Tratteggio itinerari intorno a te
e intanto premedito incontri, sogno
luci di portici, archi di caffè.
Città che ho nella memoria si ergono,
si fondono, si mischiano - cattedrali
con mura medievali, antiche chiese
con merli di castelli - fino ad essere
un fondale, una scena teatrale
dove arrivi tu e, finalmente, reciti.

 

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FOTOGRAFIA © FRED HATT

 

2014

giovedì 23 gennaio 2014

Il vento bianco di gennaio

Nei riflessi azzurri del crepuscolo
la tua assenza mi taglia come lama
- dico che è il vento bianco di gennaio,
che è quest'umidità a pungermi il viso,
a disegnarmi una goccia sulla palpebra
ma mentire a se stessi è solo inutile.
Stringo bene la sciarpa, tiro su
il bavero e riprendo a camminare
lasciando dietro me l'ultima luce
e il tuo pensiero ardente come fuoco.

 

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C. JONES, “TWILIGHT SKY”

 

2014

mercoledì 22 gennaio 2014

L’illusione

Potevi essere tu - così la mente
ricostruisce, pone i suoi tasselli
in differenti mosaici, li fa
suoi, e basta solo una somiglianza
e basta un gesto improvviso nell’aria
a creare l’illusione, a disegnare
mondi che se non furono però
potevano essere. Così emergi
dalla memoria in un tempo non tuo
come un fiore seccato tra le pagine.

 

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RAFAL OLBINSKI, “ALTER EGO”

 

2014