Ricami nell'aria gesti aggraziati
parlando del colore del tramonto
- anch'io ho visto il sole cadere lento,
una caduca moneta di rame.
Disegni gale, dirigi l'orchestra
della sera, fai accendere le stelle
e ordini ai grilli un'altra serenata.
E guardarti è per me già una poesia...
2013
Lontani. Un tempo eravamo lontani:
due punti sulla stessa retta - forse
la matematica non ci avrebbe
consentito neanche di avvicinarci.
Due mani che affogano nel nulla,
che annaspano nel buio della notte.
Insieme. Adesso noi stiamo insieme.
Il miracolo è della poesia:
ha piegato quella retta così
da unire i due punti - se guardi bene,
ora ha assunto la forma di un cuore.
2013
Sera di vino, parole e allegria
nel cuore di una festa popolare.
La prefigurazione del futuro
sulla musica da ballo diventa
quasi un rito di tarocchi - domandi
tra vent'anni che ne sarà di noi,
di questo amore, e neppure sappiamo
che ne è adesso, in questo istante di luci,
mentre mi stringi al centro della pista.
2013
Ascolto il canto della notte: un grillo
che intona serenate a un filo d'erba,
la voce del fiume in lontananza
come continua monotona danza,
un cane che abbaia alla luna o alle ombre,
qualcuno che tira tardi e disperde
i suoi passi sul pavé della strada.
E soave qui, accanto a me, il tuo respiro
che tranquillo segue le vie del sogno.
2013
La poesia è la tua incarnazione: cresci
in essa fino a diventare la sola
verità possibile, unica voce
che costruisce ponti tra la realtà
e il sogno, tra i ricordi e le illusioni.
Non è lo spettro di te, non è il vano
racconto fatto al silenzio del mondo:
sei davvero tu, nuda come rosa,
vera come la spina che mi lascia
la goccia di sangue sul polpastrello.
2013
Il temporale è passato lasciando
in eredità al tramonto arcipelaghi
di nuvole fumose in un mare
in fiamme come per una battaglia.
È battaglia di dei naturalmente,
è battaglia d'amore, mentre il Sole
guida il suo carro oltre le colline
e Venere si immerge tra le spume.
2013
Rintoccano campane nel mattino
disteso ad asciugare sopra i fili
del telefono, strofinaccio azzurro
usato per cancellare la notte.
Luglio brucia le sue strade e conduce
a memorie di sabbia e mare, quasi
senti il soffio salino nella brezza
ma è il fiato aspro della nostalgia.
2013
