lunedì 14 maggio 2012

Sotto le stelle

"L'amore è carne,
fiore che annaffiamo col sangue".
MARINA CVETAEVA, Poema della fine, 5

Come scintillano le stelle - fiori
di fuoco e di bellezza consacrati
sull'altare languido della notte.

Non è dolore, no, non è dolore
l'amore - forse credesti lo fosse,
Marina, il giorno che ti travolse.

Questa sera l'amore è solo gioia
per noi, distesi al divino pallore:
in ogni stella tremola la vita.

 

VINCENT VAN GOGH, “DE STERRENNACHT”

 

2012

domenica 13 maggio 2012

Il mio cuore che ricorda e ama

Ardono rododendri nei giardini
di maggio, arde il mio cuore che ricorda
e ama - fiorisce ogni volta la rosa
di quel seme che piantammo e annaffiammo.

E la malinconia è soltanto un velo,
come le nuvole che si riflettono
nella specchiera verde di un fiume:
basta un po' di brezza a spazzarle via.

Basta che mi figuri i tuoi occhi...


Rododendro

FOTOGRAFIA © SONGGANG MING FANG


2012

sabato 12 maggio 2012

Acque tranquille

Scruta nei giorni alla ricerca di acque
tranquille - il carovaniere conosce
l'oasi, sente i palmizi avvicinarsi
nell'aria torrefatta dei deserti.

Trova il tuo sabato in una catena
di viaggi in treno e spese al supermarket,
non può essere, non può essere ancora
nel covo del passato la salvezza.


FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA


2012

venerdì 11 maggio 2012

L’ennesimo crepuscolo

Il cielo viola sopra le mie palpebre
- l'ennesimo crepuscolo aggiunto
alla pila dei fogli, alla collana
di questo chilometrico rosario
che ci ostiniamo a chiamare vita.

E tu le stesse nuvole, lo stesso
colore di vinaccia vedi, il filo
grigio delle colline addormentate?
O hai gli occhi pieni soltanto di vuoto,
di un desiderio muto che trattieni?

 

DAVY BROWN, “CREE ESTUARY SUNSET”

 

2012

giovedì 10 maggio 2012

Avrei potuto non amarti

«Avrei potuto non amarti», sì:
ripeto questo verso di Éluard
e lo rigiro come una ciliegia
nella bocca, lo gusto, lo assaporo.

Mi lascia un gusto zuccherino quando
battendo sul palato mi spalanca
universi che avrebbero potuto
essere, esistere senza di te.

Ma è amaro fiele quello che rimane,
barattare l’assenza col ricordo
ed il nulla con la malinconia.


Rotella-Omaggio_a_Marilyn-4

MIMMO ROTELLA, “OMAGGIO A MARILYN N. 4”


2005

mercoledì 9 maggio 2012

Il canto spensierato del passato

I

Cupo tamburellare della pioggia
che sorprendi le mie occupazioni
e le distogli con scroscio di roggia,

con gocce iridescenti sui mattoni,
stasera, prima che scenda il crepuscolo
mi porti il suo pensiero, le emozioni

sopite ora risvegli con un brusco
soprassalto - in un baleno comprendo
cose che non avevo inteso, busso

a porte della mente che nemmeno
più ricordavo, entro timoroso
e lei mi aspetta lì, il viso sereno.


II.

Così diverso appare l'oggi, odioso
se soltanto provo a paragonarlo,
se con insano masochismo oso

fondere i giorni e quindi comprovarlo
questo teorema che in me divinavo
- e forse non era che questo il tarlo

ignoto che non individuavo,
il silenzioso dolore infiltrato
nella sorgente dei sensi, lo scavo

lento dell'inquietudine. È bastato
un suono d'acquazzone a rivelarlo,
il canto spensierato del passato.

 

BRIGITTE HAYDEN, “MIST OVER ORKNEY”

 

2012

martedì 8 maggio 2012

Tango

Quell'ombra che ti compare sul viso
come quando un volo di cornacchie
oscura al campo l'assolata quiete
è segno di un ostinato dolore
che si annida negli abissi dell'anima.
Ma già si accende il tango sulla pista
e torni ad essere gioiosa e lieve
come la gonna a fiori svolazzante.

 

WILLEM HAENRAETS, “TANGO ARGENTINO II”

 

2012