sabato 5 maggio 2012

Leggendo Montale

Mi muovo tra parole come statue
che costellano i vialetti di un parco,
le ammiro, le centellino in gola
- così si fa con i vini pregiati
e cedono il loro gusto alla lunga.

Oltre le siepi di bosso e i pitosfori
scintilla una lama di mare, scaglie
sfuggite all'arsa pietraia del giorno
- svanire è la perduta illusione
d'uomini, tocca seguitare a vivere.


FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA


2012

venerdì 4 maggio 2012

Cattedrale di tigli

Cattedrale di tigli il lungo viale,
un lento susseguirsi di colonne
dagli enormi capitelli corinzi
verdi del verde della primavera.

E il mio cammino è respiro, è preghiera
a questi campi che, oltre la strada,
si riempiono di ranuncoli gialli
per ospitare i voli delle rondini.


viale_dei_tigli

FOTOGRAFIA © FORCELLINI


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giovedì 3 maggio 2012

Post-it

C'è qualcuno che ti scrive "Sei bella"
e poi attacca il post-it sulla portiera
della tua Cinquecento. C'è qualcuno
che ti dice "Sei bella" e poi ti sogna.

Ah, questo amore sbocciato di maggio,
timido come violetta di marzo,
nascosto nell'ombra dell'impossibile,
somiglia al mio sogno sciolto nel tempo.

Ragazzo, amala... Lascia che ti sgorghi
dall'anima quel tuo canto d'amore.


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ELABORAZIONE GRAFICA © DANIELE RIVA

 

2012

mercoledì 2 maggio 2012

Nella risacca

I colpi di dado del caso aprono
varchi, taglienti come acute zanne
di cinghiale, rivoltano il mondo
- ti lapidano e ti lasciano vivo.

Il destino ti fa credere che
le tue cadute siano una via crucis
già segnata - una corona di spine
e una Veronica lungo la strada.

E poi nella risacca resti immobile
a guardare nel bicchiere del tempo
cercando di scorgere un balenio
lontano dove dirigere i passi.


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FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA


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martedì 1 maggio 2012

Se fuori c’è Goa

L'araldo del mattino oggi è una pioggia
monsonica che fa dei pioppi giungla
e taglia a catenelle il cielo grigio.

Guido Gozzano scrive versi tristi
se fuori è l'India, se fuori c'è Goa
al posto di questo aprile del Nord.

E Ketty intreccia fiori di parole
seduta sul divano - un'altra che
avrei potuto amare d'amore.


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ELABORAZIONE GRAFICA © DANIELE RIVA


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lunedì 30 aprile 2012

Notte d’aprile

Notte d'aprile, porti il suo profumo
di giacinti e lillà - dove rimane
la lima, dove le boccette cremisi
degli smalti costituiscono armate
nei riflessi infiniti degli specchi.

Crudele notte d'aprile che spargi
sale dentro le ferite di un uomo
- si guarda sotto le luci alogene
e si sorride amaro come un pazzo -
tu sai che tra poco la sognerà...

 

BRENDA K. BREDVIK, “THINGS WE LOVE III”

 

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domenica 29 aprile 2012

Vocazione alla solitudine

Questa vocazione alla solitudine
che mi fa stare bene nelle spiagge
dell'alba o sui sentieri di collina
tu l'hai sempre definita tristezza.

Ma io mi sento vivo come il faggio,
volo ad ali spiegate come il falco,
mi stendo al sole e sono filo d'erba:
non è tristezza, è solo libertà.

 

WANG JAA’NAN, “GUSTANDO LA SOLITUDINE SULLE COLLINE BLU”

 

2012