mercoledì 2 giugno 2010

E quando me ne andai via

E quando me ne andai via, mi portai
la luce di metallo del mattino,
il cielo di vanadio che ti vide
camminare sui sandali di cuoio.

A quell’estate strappai il velo lieve
di nostalgia e lo presi su di me
- nuovo Tantalo nell’orto di sera,
all’ombra rossa del pruno spinoso,
mentre volavano già i pipistrelli.

Barattai lo stare insieme e l’amore:
scelsi questo perenne voler bene
piuttosto che una felicità breve.

E ti tatuai sull’anima, per sempre.

 

Fotografia © Jeremy Hay

 

2006

martedì 1 giugno 2010

Fandango

Danziamo questo fandango stasera,
è il gioco degli specchi e dei ricordi,
delle memorie riemerse dal tempo
e svanite come schiuma di birra.
Resta al mio fianco, continua a ballare
e stringimi forte quando la musica
finirà e un'altra volta senza tregua
cadremo nel silenzio della notte.



Raymond Leech, “Put on your red shoes”

2010

lunedì 31 maggio 2010

12 x 18

Spariglio le fotografie cercando
la dodici-diciotto in cui sorridi
e il cielo si spalanca dietro te
in un volo leggero di gabbiani.
Fu quel giorno che liberammo il cuore,
che ci dicemmo che forse il futuro
poteva avere la parola insieme.
Non l'ha avuta - sorrido amaro adesso -
ma quanto eri bella quel pomeriggio:
non ho amato nessuna più di allora.

 
Fotografia © Digital Photography Service

2010

domenica 30 maggio 2010

Un campo di sabbia e tufo

Un campo di sabbia e tufo, i cavalli
trottano e superano le barriere
- maggio è il profumo di tiglio e sambuco.
Le foglie verdi e lucide, laggiù
scorre l’Adda, la sua brezza li nutre
- il fiume è serpe che si snoda verde.
Il cielo azzurro come a primavera
soltanto è dato di vedere, limpido
di una purezza soprannaturale
- le campane lontane ancora chiamano.
Nuvole bianche appese al pomeriggio
come uno strofinaccio ad asciugare
- la domenica è voglia di giocare.
 



2006

sabato 29 maggio 2010

Pelle nuova

Uscire dalla vecchia pelle come
la serpe che muta nelle pietraie
e parte nuova verso il sottobosco.

Lasciare il carapace vecchio come
il paguro Bernardo e ritrovarne
uno nuovo da usare come casa.

Poi accantono questo desiderio
improvviso, riprendo tra le mani
il giorno e a testa alta lo affronto.

 

Ed Hardy, “Dragon”

 

2010

venerdì 28 maggio 2010

Sera di maggio nel giardino

Nel giardino regna l'oscurità,
i vapori di sodio dei fanali
illuminano foglie, le rivestono
di una luce leggera e misteriosa.

Nella brezza che scende dalle valli
è la memoria a scrivere colori,
a indovinare i nomi delle cose.

E la parola evoca il tuo ricordo,
ne fa poesia nel volo delle lucciole.

 

 

Joan Miró, “ Dona i ocella en la nit”

 

 

2010

giovedì 27 maggio 2010

All’ombra di un pino marittimo

Rimpiangi la resina che impregnava l‘aria,
e bianchissima striava le cortecce?
Non lo saprei trovare più quel pino
alla cui ombra sostammo ansanti,
timidi della nostra giovinezza.
Arrivavi per quella strada ombrosa
con il passo molle delle ragazze
e il gemito del vento nei capelli.
L’amore fu come un lampo d’estate,
lacerò il buio delle nostre anime,
ci illuminò per pochi brevi giorni.
Ricordi il manto soffice disteso
sotto noi, la dolcezza della sabbia?
Io me lo porto addosso, sulla pelle…


Fotografia © Bellavista Lignano

2006