venerdì 14 maggio 2010

Come se fosse la voce del vento

“Così, per colpa tua,
  mi è caduto il cuore.”

  CATULLO, Carme 75

Come se fosse la voce del vento
il ricordo riporta un giorno al mare,
la  bianca cresta delle onde spumose
il nero del cielo sopra il pontile
e i suoi capelli erano gonfie vele
mentre un sogno - quel mio sogno - moriva
lento agli occhi con schianto di illusioni.
Lei lo baciava con trasporto,lui
mi pugnalava inerme stretto a lei,
parole in libertà nella mia mente
e silenzio assoluto tutto intorno,
solo il mugghio del vento si sentiva
passare tra i piloni ricoperti
di cozze, verdi di alghe e di salmastro;
il mare da sotto gli assi spruzzava,
sembrava che mi volesse schernire.
Come se fosse la voce del vento
il ricordo improvviso si è levato
riaprendo la ferita che nessuno
mai ha saputo più cicatrizzare,
scagliandovi altre manciate di sale,
quel sale che allora sentivo in bocca.
Quel sogno - il sogno - non è più tornato
e il vetro rotto delle mie illusioni
si nota chiaramente che io l’ho
riaggiustato con del nastro adesivo.


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Fotografia © Paesionline


1992

giovedì 13 maggio 2010

Pena d’amore

La notte risplendeva stelle chiare
in un cielo pulito come vetro.
Giungesti tu e la tua bocca sembrava
una ferita, un taglio nella carne.

Il mio destino era peregrinare,
agognarti per mari sconosciuti,
come Ulisse cercarti, terra mia.
Giungesti tu e gridavo il mio dolore:
irraggiungibile eri alle mie mani.

 

 

Fotografia © Stock.xchng

 

2002

mercoledì 12 maggio 2010

Nòstos

Questa città sa scolpire i sogni:
li trae dal marmo della realtà
e non fantasmi o simulacri accende
ma piccoli ricordi ed emozioni.

Li credevi perduti, abbandonati.
Invece ardevano sotto la cenere,
aspettavano solo che tornassi
per divampare un'altra volta, vividi
come il fogliame degli ippocastani.


Fotografia © Atlante Parchi


2010

martedì 11 maggio 2010

Bergamo 2010

Nella città vestita di bandiere
ho marciato con l’anima nei piedi
e mentre l’umido entrava nelle ossa
il cuore si riempiva di calore.
“La bandie-e-ra dei tre colo-o-ri
è sempre stata la più bella, noi
vogliamo sempre quella, noi vogliam
la libertà, la libertà!”
la voce
si incrinava nel canto, l'emozione
mescolava sul viso pioggia e lacrime.


Fotografia (C) Daniele Riva

2010

lunedì 10 maggio 2010

Cuore mandolino

È un mandolino il tuo cuore e ora suona
per me la sua canzone: la passione
vibra tra quelle corde pizzicate,
costruisce mondi e poi li demolisce
come castelli di sabbia, li veste
di nuovi sogni e di nuove illusioni.

Infine mi blandisce e mi carezza,
un'altra volta mi invita all'amore.


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Tamara de Lempicka, “Woman in blue with mandolin”


2010

domenica 9 maggio 2010

Gocce sul roseto

Di cieli azzurri e di verdi fogliami
le pozze del mattino sono piene
e il mondo si riflette nelle gocce
cosparse sulle foglie del roseto
come diamanti sopra un panno verde.

E mi volto credendo di trovarti,
ingannato da un antico ricordo.
Ma non è più il tempo delle gardenie
sul patio della tua casa perduta.
E non ci sei: dietro di me il mattino
risplende con la sua dolcezza amara.

 

 

Fotografia © Lori Arnold

 

 

2010

sabato 8 maggio 2010

Rivelazione

Qui, dove scopro nella nudità
delle colline la luce del giorno,
arriva più lontano il mio sapere,
come il profeta che riesce a comprendere
all'improvviso la rivelazione.
I seni della terra si distendono,
il suo grembo fiorisce di castagni.
E la vita ha la sua dimensione,
nello spazio e nel tempo, in un momento.


Fotografia © Daniele Riva

2010