venerdì 19 settembre 2008

Il male oscuro

“Era il male oscuro”.
  CARLO EMILIO GADDA, La cognizione del dolore
La Sicilia risplende nella sera
di fanali infilati come perle
il male oscuro s’è sopito, spento
no, non potrà mai sparire nel nulla
ma lontano dai picchi dello Sciliar
lontano dalle fisime credute
per quanto ritenute non fondate
il mondo ha ritrovato l’equilibrio
lontano dalle capsule che calmano
il dolore e il terrore senza mai
eliminarlo e neppure intaccarlo
lontano soprattutto dagli uomini
che sanno fare così tanto male
lontano guardando il sogno si vive.


[dopo la rilettura del romanzo
“Il male oscuro” di Giuseppe Berto]


Edward Munch, "Malinconia"


1993

giovedì 18 settembre 2008

La donna e il soldato

"Un chevalier va dans la plaine
la jeune fille pense à lui.”

GUILLAUME APOLLINAIRE

LA DONNA

“Io l’ho pensato a ogni cambio di luna
quel volto ovale, sincera e curiosa,
come se quelle sue frasi d’amore
conoscessero una saggezza sacra.
Basta un minuscolo balzo del cuore
per perdersi nella malinconia.”

IL SOLDATO

“Donna, terribile è sempre la guerra,
diffonde nel mondo l’Apocalisse.
I suoi tratti femminei si confondono
alla luce possente dei mortai.
L’odore acre del sangue mi reclama:
le parole d’amore le ho scordate.”


Alfred Eisenstaedt, "Kissing the war goodbye"


2002

mercoledì 17 settembre 2008

Tarda estate

"Rosso ruggine e grigio cenerino."
ANTONIO MACHADO, Soledades, LVI
Canta alla tarda estate la cicala,
ignara delle nubi che si addensano
su montagne e colline come gala
nefasta di medusa. Si condensano

le nebbie mattutine sopra i fiumi,
sopra i laghi di questa dolce Brianza:
eccoli lì sopra i colli, tra i fumi
levati dalle stoppie, quasi danzano

nel vento che soffia fresco e cattivo,
fusi con il sentore della pioggia
reclusa negli oscuri nembi. Tace

adesso la cicala e un merlo schivo
sul melo vigila il cielo di brace
dal ramo infido dove il nido poggia.


Darko Topalski, "Alba sul fiume"


1999

martedì 16 settembre 2008

Pagliaccio timido

Inventavo parole per vedere
il tuo sorriso: facevo il buffone
ma non ero che un pagliaccio timido
- il mio coraggio era stare con te
ed incendiare il mare come un gioco
di prestigio nell'alba solitaria.
A quell'ora dormivi nel tuo letto
con la camicia da notte ed i segni
del lenzuolo sulle gambe abbronzate.
Sollevavo in alto le mani e il sole
usciva dall'acqua al mio comando:
era per te, per te, amore mio.


Danhui Nai, "Surfside"


2007

lunedì 15 settembre 2008

Sera di settembre III

Ho lasciato i riflessi verdeggianti
nel lago e le oche bianche cui una bimba
gettava piccoli pezzi di pane.

Ora nel cielo risplende la luna
quasi piena di settembre, signora
incontrastata della bella notte.

La mia stanchezza è un truciolo di vento,
leggero come il pane che la bimba
gettava ai becchi gialli del Segrino.


Dorothea Sharp, "Dando da mangiare alle oche"


2007

domenica 14 settembre 2008

Autunno senza primavera

Muori ogni giorno nella mia memoria,
svanisci come le foglie sul ramo
in un autunno senza primavera.

L’ombra che si stampò sulla mia retina
è un anello di fumo che si squaglia,
è un giornale ingiallito dalla luce.

E fino a quando ricorderò il passo
lieve della tua andatura, il leggero
elevarsi del piede nella danza?

Fino a quando saprò ridisegnare
il sorriso evocato da una frase,
la camminata triste dell’addio?


David Lorenz Winston, "Sogni passati"


2002

sabato 13 settembre 2008

Primo mattino

Le pozzanghere azzurre del mattino,
il velo lieve di foschia nel sole
come un pulviscolo tra terra e cielo.

E cerco l'equilibrio dentro me
per evitare le preoccupazioni,
per essere nel centro di me stesso.

La prua della mia nave fenderà
i ghiacci, solcherà i mari, sicura.


George Birrell, "Porto di primo mattino"


2007