Ti seguo da lontano come un volo
di gabbiani nel rosso della sera,
spettatore oramai della tua vita,
neppure attore non protagonista.
Eppure un tempo fiorimmo d'amore,
respirai te, tu respirasti me
ed era primavera ogni giorno,
anche nel cupo grigio dell'inverno.
EMERICO IMRE TOTH, “RAINY DAY”
2016
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