Se ci veste la pioggia come rose
e affidiamo al suo canto malinconico
la sera di violini e d'arpe celtiche
ritroviamo i nostri giorni perduti
nelle parole sommesse del vento.
Dice a un cielo di nuvole imbevute
che domattina il sole tornerà
e intanto soffia il suo bacio umido
sulle guance come una promessa.
LEONID AFREMOV, “GONE WITH THE RAIN”
2013
1 commento:
..bello...quando prenderò un po' di pioggia ricorderò di essere una rosa;)
..molto bella...variopinta..ma non eccessivamente.
ciaoo Vania:)
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