Per i morti al World Trade Center, al Pentagono
e sui quattro aerei- bomba l’11 settembre 2001,
“giorno buio nella storia dell’umanità”
I.
Mary aveva una figlia di sei anni,
le comperava vestiti e andava al parco.
È esplosa sul sedile di un aereo.
John lasciava la barca a Martha's Vineyard
e tutti i week-end andava a pescare.
Una palla di fuoco l'ha inghiottito.
Paul e Jane si volevano bene,
la loro gioia lavorare insieme.
Si sono sfracellati sull'asfalto.
Jonathan il pompiere amava Elizabeth,
sognava il matrimonio e una casa.
Lo hanno sepolto metri di macerie.
Peter e la sua biblioteca legale,
quando poteva mangiava cinese.
Ora chissà dov'è in mezzo alla polvere.
Cee Cee volava da Newark a San Francisco,
le piaceva il suo lavoro di hostess.
L'aereo è precipitato in Pennsylvania.
II.
Siete morti a migliaia su quei Boeing,
nelle Torri Gemelle collassate,
nell'ala del Pentagono sul Potomac,
qualcuno di voi portando soccorso,
qualcuno cadendo dai grattacieli.
Ma siete morti una volta soltanto,
nello schianto, nel crollo, nell'incendio.
Noi che alla CNN abbiamo visto,
noi che dalle radio abbiamo sentito,
noi che sui quotidiani abbiamo letto
siamo morti per migliaia di volte,
siamo morti per ognuno di voi.
È una ferita che portiamo in cuore,
è un dolore che non si può sanare.
E lo strazio non avrà mai fine.
13 settembre 2001
2001
2 commenti:
...11 settembre.
ciao Vania
sì, è la poesia scritta in quei giorni, "a mente calda"
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