“Quali le onde ai sassi della riva”
WILLIAM SHAKESPEARE, Sonetto 60
Il poeta seduto sulla sponda
guarda l'acqua del golfo tramutarsi
in cenere e poi risorgere luce
- i suoi versi sono pesci d'argento
che guizzano veloci tra le onde,
sono gabbiani leggeri che volano
tra le bitte e le case della riva
misurando lo scorrere del tempo.
Siede sicuro con la giacca blu:
non teme la voce delle Sirene.
Fotografia © Dan Heller
2011
5 commenti:
...un Poeta non può/deve temere nulla...mai.:)
ciaooo Vania
il riferimento in questo caso è a Giovanni Giudici
"La poesia salverà il mondo"
Macca
Siamo piccoli Ulisse,
sognamo di lago anzichè di mare... e le nostre sirene,
vivono oltre le onde : ))
di lago e di fiume, con le Naiadi e le Oreadi invece delle Sirene
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