Ora che so leggere il vento e dire
se scenderà la pioggia o dove andranno
le nuvole leggere come angeli
non ho nessuno a cui dirlo, nessuno
a cui predire il futuro, soltanto
fogli ho, carta a righe da riempire
ordinatamente d'inchiostro blu
guardando il cielo vestito di grigio
aprirsi appena sopra gli alti pioppi.
Fotografia © Daniele Riva
2010
8 commenti:
Daniele..bellissima piena di un rimpianto dolcissimo...
grazie, un rimpianto molto ampio che racchiude anche la paternità mancata
...commovente.
...ho letto il tuo commento...
...è quasi sempre così...chi ha il pane ...non ha i denti...e viceversa...ma non bisogna mai arrendersi....un caro... caro saluto.
Ciao Vania
non so , ovviamente, a cosa ti riferisci, ma traspare tanta malinconia..
concetta, è la constatazione che, almeno fino ad oggi, non ho eredi a cui tramandare certe grandi e piccole cose... ma solo la poesia
A ognuno di noi è dispensato un dono, poniti fiducioso. Non tarderà. Malinconicamente sentita -per via di quella stessa sorte, tu sei ancora in tempo, te lo auguro con tutto il cuore, a me, resta la poesia. Un affetto in più questa sera, prendilo, è tuo.
forte e intensa nella sua brevità.... complimenti per la foto, hai saputo catturare un momento molto caratteristico
amo fotografare le nuvole... un po' come Amélie nel famoso film
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