Svaniva la tua immagine nell’acqua
azzurra della piscina - tremava,
si scomponeva in un caleidoscopio,
con il bikini nero allestiva onde,
con la rosea nudità del tuo corpo
le rivestiva e ancora le frangeva.
Fuori le salvie rosse fiammeggiavano
nell’ombra del giardino, riflettevano
i raggi del sole che provenivano
dall’acqua come uno specchio al tramonto.
Oltre la strada l’amore fuggiva
inseguito da nuvole di maggio:
svaporava nel cielo della sera.
Fotografia © Dreamstime
2006
5 commenti:
in questa poesia emerge che la vista ha avuto il sopravvento su tutti gli altri sensi
...incredibile...molto bravo...come tutto può diventare poesia...mi viene in mente Benigni..
http://www.youtube.com/watch?v=ZAlG9hql08M&feature=related
ciao Vania
la vista, in particolare, perché la poesia racconta di colori e di bellezza.
Vania, non amo per niente Benigni, ma di questo brano apprezzo l'intenzione
...bè ..se ti devo dire la verità...ho visto solo tre suoi film...
il piccolo diavolo...e avrei deciso di non vederne più di suoi...
la tigre e la neve...in cui mi è piaciuta molto questa scena...
la vita è bella...che merita veramente a mio parere.
...lui...lo trovo nel suo modo molto volgare....anche se credo sia di una grande intelligenza...ma credo che l'intelligenza...alle volte non vada a braccietto con il buon gusto.
Ciao Vania
benigni è troppo sopra le righe per i miei gusti, troppo esuberante, troppo insomma... non conosce le mezze misure.
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