Qui sulla tolda, al ponte di comando,
tra i portapenne, i libri e il fermacarte
la mattina d'autunno si protende
a curiosare, a rileggere i versi
vergati a inchiostro sulla carta bianca.
Il cielo è opaco, di perla e di pioggia,
sovrasta foglie che lentamente ingialliscono.
Come un ricordo, si specchia a rovescio
nel vetro lavorato del bicchiere.
Susan Ryder, “Still life with Wellington”
2008
4 commenti:
bellissima l'immagine di una parte di cielo racchiusa in un bicchiere... è come una proporzione matematica : il cielo infinito sta ai ricordi infiniti come una parte di cielo racchiusa in un bicchiere sta al tuo ricordo preferito racchiuso nel cuore....
Splendido commento, Buba...
Lascio l'originalità del pensiero di Buba, ed è meglio per me rileggere i tuoi versi così...
"vergati a inchiostro sulla carta bianca" mi piace di più. Grazie. Asia
Scrivo sempre a mano, nessuna mia poesia nasce al computer. Ho bisogno della fisicità del foglio e dell'inchiostro, delle righe tracciate a cancellare parole, a riscriverle... Con il computer non si può.
Posta un commento