Mattina di caffè e nuvole chiare,
di tram che attraversano la piazza.
Tu non arrivi dai palazzi Liberty,
da bocche della metropolitana.
La gente scorre dietro le vetrine,
i taxi bianchi, i furgoni del gas.
Tu non arriverai dalle vie aperte,
non scenderai da un'auto che si ferma.
Mattina di caffè e di sogni che
si sfogliano e diventano illusioni.
Non sei arrivata, la porta del bar
si chiude alle mie spalle, lentamente.
Paul Kenton, “Coffee time”
2 commenti:
L'assenza è una presenza condensata. Bella Ami. buona giornata.
È vero... Ne ho fatto un esercizio di stile ispirato a un racconto di Buzzati: una specie di "climax" discendente.
Posta un commento