lunedì 9 marzo 2009

Un venditore

Vendo isole lontane in cartolina
e pugni di sabbia strappati al vento,
tutta la mia collezione del tempo.

E vendo sogni rilegati in cremisi,
scatole di illusioni indefinite
e una raccolta dei miei disinganni.

Vendo a poco, direi quasi: regalo.
Perché, vedete, amici: sono un poeta.


Nicolas Bonnart, "Il costume del profumiere"

3 commenti:

Luciana Bianchi Cavalleri ha detto...

Bellissima poesia...il tema dei ricordi è come sempre assai consueto, nelle nostre poesie.
Io però sono legatissima alle sensazioni che mi regalano i ricordi e non li cederei mai, proprio per nulla al mondo...eheh...

(In proposito: http://www.lucianabianchicavalleri.com/2009/01/vintage.html )

Luciana - comoinpoesia.com
.

Anonimo ha detto...

Anche io, come Luciana, vorrei non parlare con leggerezza di una memoria così solenne come solo i ricordi ci riportano. Come sempre, catturi piacevolmente, quest'attenzione. Grazie. Il mio saluto Renoir.

DR ha detto...

Grazie, Luciana. E grazie, Franca. Il poeta è un artigiano che lavora le sue emozioni: non scrive solo per sé, ma anche per condividerle, per sentirsi e fare sentire gli altri parte dell'umanità. Come nell'Andria di Terenzio: "Sono un uomo: niente di quello che è umano ritengo a me estraneo". Così la poesia, condivisa, non dimezza il valore, ma lo raddoppia...