Luglio stanotte ha nevicato carta:
dieci milioni di lettere d'amore
strappate e affidate al vento.
Centinaia e centinaia di versi
fatti a pezzi e lanciati tra le stelle.
Piume d'angelo cadute per terra.
Chiazzano il prato bianche come neve
perché un poeta, perché un innamorato
ha ceduto deluso al suo dolore.
Ora piange, in un angolo di cielo.
Immagine © Wallcoo
2008
NOTA: la notte dell'11 luglio uno spaventoso incendio ha devastato la fabbrica di cartone "Galimberti" di Carnate, lanciando nell'aria nel raggio di decine di chilometri una nevicata di bianchi pezzettini di carta bruciata
2 commenti:
mio marito è passato a qualche chilometro da quelle parti, la sera del giorno successivo, rientrando a casa. "Nevicava" ancora...
Non sapendo cosa fosse accaduto, non capiva cosa fosse quel pulviscolo strano che cadeva dal cielo sul lunotto anteriore dell'auto. Poi, abbiamo capito...
- Bellissima la tua poesia, Daniele -
Grazie. Il mistero è durato lo spazio di un mattino: alzarsi, trovare quel pulviscolo bianco e domandarsi -Cos'è successo? Poi la voce del popolo è arrivata di paese in paese, di donnetta in donnetta, di bar in bar... E un po' dell'incanto è svanito, mi è quasi dispiaciuto. La poesia l'ho scritta prima di sapere, il titolo è posticcio ma necessario alla comprensione.
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