Ad altri lidi, ad altri luoghi miro.
Ma rimango qui con le mie radici
avviluppate a un angolo di cuore.
Ma rimango qui con le mie radici
avviluppate a un angolo di cuore.
La sera guardo il Resegone spegnersi
nell'acqua scura del cielo notturno
e sogno i grattacieli di New York
come un bimbo sulle carte geografiche.
Bramo i tetti di Parigi, le piazze
antiche di città europee, quei ponti
che scavalcano fiumi altisonanti.
E vedo i colli perdersi nel verde
mentre cominciano a fiorire i tigli.
Fotografia © Daniele Riva
2007
6 commenti:
Poesie stupende, veramente sono senza parole.
Ti spiace se ti aggiungo ai miei favoriti sul mio blog?
http://usandoiltempoelasciandosiusare.blogspot.com/
No, anzi. Ho aggiunto il tuo link e lasciato un commento sul tuo blog.
"Sempre caro mi fu quest'ermo colle..."
novello Leopardi in versione moderna e lecchese, con digressioni e desideri che dal tuo "punto finito" vanno sognando e volando, verso l'infinito...
Amo partire senza muovermi di qui, come Xavier De Maistre. Partii, e forse lo sognai soltanto.
e senza neppure pagare il biglietto...ottimo sistema, la fantasia... lo uso spesso anch'io -eppure non sono portoghese...eheh...
E' come se da una siepe fiorita ogni giorno si rilasciasse qualcosa, ancora un po' e ancora oltre...sensazioni piacevoli, viaggi e approdi che virano verso le emozioni...Città di mare, d'arte, città centro del mondo che forse riusciranno nel miracolo di passare sopra all'inaspettato. Alice
http://www.aliceydulcinea.splinder.com/
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