sabato 2 febbraio 2008

Il tuo nome nel mio

Il tuo nome nel mio incastonato
- pietra preziosa - non è più quel grido
l’invocazione che squarcia la notte
il suono lacerante di sirene.

Io l’ho difeso con il mio fucile
con l’elmetto e la maschera antigas.
Io l’ho allisciato, pelo di gattino
morbidezza esangue del velluto.

E adesso lo ritrovo dentro il petto
sparato al centro della mia figura
sogno disseppellito tra le coltri
nell’inutile scorrere del giorno.



Valentini Mavrodoglou, "Amanti"

2005

2 commenti:

Old Whig ha detto...

"nell’inutile scorrere del giorno"

Ecco il punto di coscienza più alto a cui l'anima giunge: la disillusione. Indispensabile primo passo, per ricomprendere poi il vero valore del gioco, della lotta, dell'amore, del sogno.

DR ha detto...

Old whig, hai centrato bene la poesia: quello è in effetti il tema di base, l'azzeramento, il punto in cui salvi i tuoi dati e ricominci considerando anche altre vie. Non un dimenticare, ma un diverso valutare.