venerdì 21 giugno 2024

È il solstizio d’estate

"È il solstizio d’oro su i campi
esperii, è il solstizio d’estate".
GABRIELE D'ANNUNZIO, Maia
Lascito della pioggia sono questi
giorni sereni, in un rigoglio verde
- la sera sparge i suoi raggi di porpora
credendo forse di versarli in mare.

Siedo e leggo la Maia di D'Annunzio,
fondo la sua Grecia e la mia, questa
estate che nasce con tante altre
che la memoria ventila nel campo.



FOTOGRAFIA © SHEILA BROWN/PUBLIC DOMAIN PICTURES

2024

giovedì 20 giugno 2024

Un altro solstizio

Così a un altro solstizio il tuo ricordo
si lega, anniversario di un amore
caduto nel gorgo degli anni, perso
sulla linea del tempo. Canta il cuculo
da qualche parte nel tramonto, lancia
il suo grido solitario alla sera.
Mi porta te il segnavia dell’anno,
resto a guardare il cielo farsi rosso.



FOTOGRAFIA © PEDRO SZEKELY

2024

mercoledì 19 giugno 2024

I soliti discorsi

I nostri soliti discorsi formano
il tessuto della mattina, vaste
lagune dove il giorno irrompe e scioglie
i suoi colori - così la domenica
trascorsa diventa un tappeto, versa
il suo disegno di normalità
su questo lunedì dal cielo incerto,
irresoluto come i nostri cuori.



JONELLE SUMMERFIELD, "CAFFÈ A PARIGI"

2024

martedì 18 giugno 2024

Nella pioggia che cade

Ti ascolto come ascolto questa pioggia,
io ti sento giungere da lontano
ed è adesso ed è ieri e anche domani.

Sei quello che siamo stati e che siamo
e saremo, ricordo, speranza e sogno
che questa illusione riesce a creare.

Nella pioggia che cade, sei anche lì.



RAFAL OLBINSKI, "DONNA CON TULIPANI"

2024



lunedì 17 giugno 2024

Marostica

La città sotto una pioggia leggera
sfoggia i suoi gioielli, torri e palazzi
e la lunga collana delle mura
- noi qui, nella celebre piazza, come
due pezzi degli scacchi: la partita
è sempre quella, il gioco dell’amore.



FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

2024

domenica 16 giugno 2024

L’alba sa promettere

Ora è mattina - la notte è trascorsa
e le tende si illuminano chiare.
Ancora non so se verrai, se
dovrò attenderti nel dehors di un bar.

È il tempo in cui tutto è sospeso, quando
ancora mostra le facce il possibile
come un solido. L'alba sa promettere,
toccherà al giorno saper mantenere.



FOTOGRAFIA © ANNE/FLICKR

2024


sabato 15 giugno 2024

Dove non sono

Adesso un cielo di damasco azzurro
copre fossati e merlature, scende
fino a chinarsi nel quarzo dell'acqua.

Dove tu sei. Dove la città si apre
allo sguardo e libera le sue doti
come un volo di uccelli nella sera.

Dove non sono. Qui un vetro di pioggia
si frappone tra me e un giardino verde,
prepara un grigio, umido tramonto.

Ma siamo nella stessa nostalgia.



RAFAL OLBINSKI, "NASCONDINO"

2024