lunedì 2 novembre 2020

Le anime divise

Sai, vero, che le nostre anime parlano?
Ti rendi conto che spesso comunicano
senza parole, senza sguardi, come
se abitassero un mondo superiore?
Ti capita mai di avvertirmi lì,
di sentire il mio pensiero con te?
E nel silenzio platonicamente
le anime divise si riuniscono.



MARC CHAGALL, “COMPLEANNO”


2020


domenica 1 novembre 2020

Tempi difficili

Sono tempi difficili, è il momento
in cui arroccati dietro i nostri merli
guardiamo dalle finestre il futuro:
ma sono come sfere di cristallo
ormai opache, macchine del tempo
che ritrasmettono continuamente
lo stesso cielo e la stessa luna.



RAFAL OLBINSKI, "NOTTURNO IN MIb MAGGIORE"

2020

sabato 31 ottobre 2020

Porto ad Argenteuil

Potrebbe essere il porto ad Argenteuil
- anche gli archi in qualche modo somigliano
e quei riflessi che la barca bianca
dei pescatori in mezzo al fiume scioglie
come centinaia di luminose
gomene. Ma è l'Adda che scorre al Po
ed è adesso e qui mentre ormai l'autunno
domina e fa bruna e d'oro la sponda.



CLAUDE MONET, "PORTO AD ARGENTEUIL"

2020

venerdì 30 ottobre 2020

Come una ninfea

Il tuo nome stamattina galleggia
come una ninfea - ho visto dei dipinti
di Monet su un vecchio libro di classici
dell’arte. Il cielo è steso sul pavé,
rovesciato dalla pioggia d’autunno,
colorato dal giallo delle foglie.
Quanto mi manchi in quest’aria d’ottobre
che sa di vento e di malinconia.



CLAUDE MONET, "NINFEE"

2020


giovedì 29 ottobre 2020

Della tua nudità

Della tua nudità ho fatto una dea
- il libeccio che soffiava dal mare
ti scompigliava i capelli, rendeva fiamme
dorate quelle tue ciocche scarmigliate.

Eri Afrodite, certo, i seni e il grembo
lo testimoniavano - tu nascevi
in quel momento dalle onde rabbiose,
nascevi e rinascevi nel mio amore.



BRIANNE WILLIAMS, "NUOTANDO AL TRAMONTO"

2020



mercoledì 28 ottobre 2020

Spazi bianchi

Quando trovo
in questo mio silenzio
una parola
scavata è nella mia vita
come un abisso.

GIUSEPPE UNGARETTI

Tu, il fiore che vivifica ogni fiore
e della notte fa giorno e del giorno
una lente attraverso cui guardare
con occhi nuovi le strade del sole.

Così, sdraiato a osservare il soffitto,
immaginando sia un cielo azzurro,
attendo questa mia rivelazione
personale incarnandole il tuo volto.

Ma tacciono gli oggetti nella stanza:
non la radio, non il televisore,
soltanto il vento leggero di aprile
e un cane che abbaia alla primavera.

Ho compreso chi sei tra un suono e l’altro,
ho scoperto che amarti in fondo è solo
leggere tra una parola e l’altra
concentrandosi sugli spazi bianchi.



JACK VETTRIANO, "HEARTBREAK HOTEL"


2003

martedì 27 ottobre 2020

La luna e Marte

La luna e Marte si giocano il cielo
stanotte - lei di tre quarti già flirta
con il sorriso triste da Gioconda,
lui rosso per lo sforzo di lottare
si aggrappa al blu profondo dell’oriente.
E noi - tu luna, io Marte - quaggiù
giochiamo a replicare quella  guerra.



FOTOGRAFIA © KING5

2020