sabato 8 dicembre 2018

Scende la nebbia

Scende la nebbia a inargentare questa
notte, a stendere il suo manto di perle,
umida sposa a impalmare i giardini.

È anche bella, a suo modo, poetica,
biblicamente giusta nel celare
ogni cosa nella stessa maniera.

Vi cammino leggero e mi intristisco
all’improvviso: non voglio che mai
l’oblio di te scenda un giorno così.


Nebbia

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA


2018

venerdì 7 dicembre 2018

Bambagia rosa

Stamattina le nuvole leggere
dell’alba erano di bambagia rosa,
di quella che si trova nelle scatole
di gioielli - sono rimasto a lungo
a guardare quella loro magia.
E sono ridiventato bambino
quando hanno preso il colore della carta
delle caramelle che comperavo
la domenica al bar dell’oratorio.


Nuvole

FOTOGRAFIA © NIV24


2018

giovedì 6 dicembre 2018

Apnea di te

Mi manchi come l'aria che respiro
- vivo in questa continua apnea di te
e quando non ci sei sono il subacqueo
che esplora i fondali del tuo ricordo,
che fruga tra i tesori del tuo amore.
Mi manchi come se mancasse un pezzo
di me - di certo quello più importante -
mi sento terribilmente incompleto.


Blue-Water-Swim-1

JENNIFER WALTON, “SOTTO LA SUPERFICIE”


2018


mercoledì 5 dicembre 2018

Transfert

A volte faccio sogni tanto chiari
che ne capisco anch’io il significato
- così la tua città diventa sede
del mio sentimento, attua un transfert.

Nel giorno lascia questa sua latenza,
come se mi aggrappassi a monumenti
e chiese per abbracciare te e in questo
modo averti, restare insieme a te.   


Città

DAN DOMIDO, “PERIFERIA NELLA NEBBIA”


2018



martedì 4 dicembre 2018

Il mare nelle mani

Hai preso il mare nelle mani, come
se potessi arginare l’infinito
nel cavo effimero - solo uno specchio
di cielo hai portato via per pochi
istanti, un’isola azzurra di nuvole
che si è dispersa quando le hai aperte.

Hai preso anche l’amore nelle mani,
credevi fosse ugualmente facile
trattenerlo tra le dita: sbagliavi…


Il mare nelle mani

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA


2018

lunedì 3 dicembre 2018

La tartaruga di Zenone

Il tempo non è che illusione, dico.
Il tempo è un'invenzione, è convenzione,
ti dico, non ti devi preoccupare.

E allora perché se ci penso sto
male? Perché temo di essere Achille
e tu la tartaruga di Zenone?

Riuscirò un giorno di questi a raggiungerti?


image[3]

IMMAGINE © UNIVERSIDAD DE MURCIA


2018



domenica 2 dicembre 2018

La prima volta

Il vento inargentava la laguna
e soffiava vetro la prima volta
che udii la tua voce, la prima volta
che ti ho incontrata - nuvole scioglievano
il loro piombo andando sotto i ponti
e campanili rossi ritagliavano
lembi di cielo: me lo sono impresso
per bene dentro il cuore quel mattino.


Harpum

DIPINTO DI RICHARD HARPUM


2018