domenica 25 marzo 2018

Tramonto di prima primavera

Come vorrei stasera ammirare
il tramonto riflesso nei tuoi occhi,
come vorrei ardere in quelle braci
lucenti, perdermi nel loro fuoco.

Ma sono la sentinella del mio
cuore e posso solo amarti da qui,
guardare i fili della ferrovia
scintillare nel primo verde nuovo.


Tramonto

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA


2018


sabato 24 marzo 2018

Occhi di poeta

“Non vedono un mondo nuovo, lo creano...”
   NIKOS KAZANTZAKIS, Zorba il greco

A questi occhi di poeta tutto è nuovo,
come agli occhi di un bambino il mondo.
Le parole sono piccole tessere
di mosaico che compongono il quadro
del reale - sorprendono talvolta
la luce del mistero in lampi d’oro
in quella terra che ricostruiscono
un minuscolo pezzo dopo l’altro.


Ravenna

DETTAGLIO DI MOSAICO BIZANTINO, RAVENNA


2018


venerdì 23 marzo 2018

Il migliore dei mondi

Di questi azzurri tingerò il tuo cielo,
di queste primavere riempirò
il tuo giardino, di questi silenzi
ordirò il tessuto delle notti.

Perché, tu sai, il migliore dei mondi
è quello in cui camminiamo insieme
per viali di tigli e giacciamo languidi
tra le lenzuola fresche di bucato.


Insieme

DIPINTO DI INGRIDA GROSMANE


2018



giovedì 22 marzo 2018

Fiori d'arancio

Profumano i fiori d’arancio ora
che l’inverno è finito - quell’aroma
intenso mi trasporta via da qui,
lontano da questa camera grigia.
È un tappeto volante e mi conduce
sopra i templi antichi della Sicilia,
nelle campagne della Conca d’Oro,
in luoghi che vidi tanti anni fa
e misi in un atrio del mio cuore.
I ricordi profumano di zagare.


FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

2018


mercoledì 21 marzo 2018

La giostra

Gira la giostra bianca e rossa, gira...
La città si gode questa domenica
che la pioggia ha incellofanato
- il pomeriggio sa di caffè e paste,
risuona di parole e cucchiaini.
E mi riporta memorie lontane,
perdute in un’altra città, altri portici,
altri campanili, con questo identico
languore, aspettando primavera...


Bergamo

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA/INSTAGRAM


2018

martedì 20 marzo 2018

Lettera da Babele

Avevo tante di quelle parole
- le mescolavo come fa il pittore
con i colori sulla tavolozza,
le inanellavo come fa il flautista
quando riesce a fare danzare il vento.
Ora sono soltanto segni, vuoti
suoni che non intendi, dei baccelli
di lettere inusitate che sembrano
messe lì dalla mano di un bambino.


Babele

PIETER BRUEGEL IL VECCHIO, “LA TORRE DI BABELE”


2018


lunedì 19 marzo 2018

Pioggia amara

Piove su questa primavera che
tarda, l’acqua scende come un lavacro
sulle strade, colma le buche, brucia
riflessi sull’asfalto chiaro e logoro.

Piove sull’Italia divisa, data
in pasto ai leoni da tastiera,
smembrata in bande: forse questo grigio
Blade Runner è ciò che ci meritiamo.


Blade Runner

SCENA DA BLADE RUNNER - IMMAGINE © COLUMBIA PICTURES


2018