Avevo tante di quelle parole
- le mescolavo come fa il pittore
con i colori sulla tavolozza,
le inanellavo come fa il flautista
quando riesce a fare danzare il vento.
Ora sono soltanto segni, vuoti
suoni che non intendi, dei baccelli
di lettere inusitate che sembrano
messe lì dalla mano di un bambino.
PIETER BRUEGEL IL VECCHIO, “LA TORRE DI BABELE”
2018
Nessun commento:
Posta un commento