sulle montagne bianche - dici tulle
tu che conosci le stoffe, una sciarpa
vaporosa dalla parte opposta
del tramonto, un fenomeno fugace
e improvviso in cui si è manifestata
nuda e bellissima, per un istante
soltanto, la musa della poesia.
Azzurro e rosa è il cielo dove sei
tu - si avvicina San Valentino
e gli occhi colgono segni romantici,
il cuore esulta e si strugge nel suo rosso.
Azzurro e rosa in quest’alba d’inverno
che invoca presto un’altra primavera
nel cartiglio di un Bacio Perugina:
«Amate, amate, tutto il resto è nulla».
2018
Stasera la ragazza degli scacchi
torna a trovarmi. Mi dirà di treni
perduti, di strade che ha intersecato.
Le nostre si divisero un mattino
in cui, vestita di blu, se ne andava
con i suoi alfieri, le torri e il suo re.
Il tempo passa la sua mano ruvida
su ogni cosa: parleremo di noi,
di te, di lui, e le offrirò un caffè.
2018
La luce che rivela già la fine
dell’inverno intaglia nuvole a sbalzo
nella falda di rame del tramonto.
In questo cielo reso di cristallo
dalla carezza del vento galleggia
l’ora come una foglia nella corrente.
Ci chiudiamo nel bozzolo effimero
dell’istante, nella sua meraviglia.
2018
Il cielo era d'ardesia e madreperla
là sulla vecchia chiesa, sopra i monti
- pareva mano che premesse, cappa
pesante pronta a sommergere tutto.
Mi sono seduto al riparo quando
è esploso in mille schegge trasportate
dal vento - poco dopo tornai fuori:
era rinato in lastra di opalite.
2018
Come non fosse mai successo che
due si innamorassero - eppure è questo
che il cuore sente e l’anima, la mente
ancorata alla logica discute
con la ragione, non riesce a capire,
non sa se resistere o abbandonarsi.
In balia della corrente, si lascia
trasportare dal timone del cuore.
2018
Sale la nebbia dal lago, bianca
soffice sciarpa posata sul collo
delle montagne - in breve nasconde
ogni cosa, le barche, le finestre
della sponda dove si rifletteva
il cielo, i gabbiani che si disputano
il pane. E si alza, tra le onde dorate,
il canto solitario delle streghe.
2018