martedì 25 luglio 2017

Vetrate di nuvole

Il sole del mattino fa vetrate
di nuvole - le attraverso guidando
verso nord, verso la calma del lago.

L’estate è un grumo di umidità che
andrà sciogliendosi nei temporali
con rapidità di amore balneare.

Ma adesso vi sono immerso e colgo
il giorno come un fiore di papavero.


Alba

FOTOGRAFIA DA TUMBLR


2017



lunedì 24 luglio 2017

L’azzurro lunedì

L’azzurro lunedì svanisce lento
in un rogo di nuvole - ma restano
salve le illusioni, ancora illese.

E la tua voce risuona nell’eco
delle stanze, passata dal telefono
alle pareti della vecchia casa.

Brucia il tramonto lungo le dorsali
ricamando merletti arancioni.
Così mi brucia dentro il tuo amore.


FOTOGRAFIA © LORI PARSONS


2017

domenica 23 luglio 2017

Il filo rosso dell’amore

Forse non lo sai - non te l'ho mai detto:
sei la mia primavera e la mia luna,
sei un volo di gabbiani nell'azzurro,
la danza dei pensieri nella mente,
la lira che suona le mie poesie,
il ponte che sa scavalcare il nulla.
sei il filo rosso dell'amore che
guida i miei passi dentro il labirinto.


Olbinski

DIPINTO DI RAFAL OLBINSKI


2017

sabato 22 luglio 2017

Nella stanza

“Restiamo in silenzio:
là fuori nessuno sa di noi”.

RAINER MARIA RILKE

Ortensie rosa languono nel vaso
alla luce calda e piena del Leone.
Abbiamo battezzato già il segreto
e lo culliamo dentro i nostri cuori.

L’amore esclude tutto l’universo:
basta a sé, gli basta questa sua cellula
a due posti ora chiusa nella stanza
che profuma di sole e di lavanda.


Ortensia

FOTOGRAFIA DA TUMBLR


2017



venerdì 21 luglio 2017

Venezia, luglio 1982

Fu forse la prima vera tristezza
- piuttosto un impasto di nostalgia
che lievitava tra palazzi e cupole.

Passeggiavo con gli occhiali da sole
a celare l’amarezza, a negare
che in fondo stavo piangendo per lei.

E all’amata Venezia non potevo
perdonare che si facesse beffe
del mio amore con quel sole d’oro.


Venezia - San Marco, 1982

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA


2017

giovedì 20 luglio 2017

Casa, 1994

Spettinato, una camicia improbabile
che diceva di un sogno hawaiano
ma che esprimeva soltanto tristezza,
cullavo i miei trent’anni in un’incerta
cella di illusioni. Prigioniero
del mio stesso gioco, ero costretto
a vagare nel limbo del non detto
come un’anima dantesca. Il muro
scrostato mi rappresentava bene.


Muro
FOTOGRAFIA DA PINTEREST

2017

mercoledì 19 luglio 2017

Ancora Lignano, estate 1982

Chirurgo dalle mani abili e dolci,
il tempo ha suturato le ferite
- sorridi ancora in fotografie
che serbano l'incanto del passato.
Gli anni si assommano come portate
di quel buffet, si leggono nei visi
e negli abiti, nel vestito giallo
che indossavi quella sera, nel pallido
sbiadire delle luci sulla carta.
Ma non dolgono più, non fa più male
averti persa ora che in altro porto
ho ormeggiato il mio guscio di noce.


Pontile

FOTOGRAFIA © LIGNANO PINETA


2017