Come cade la luce sulle foglie,
come lucida gli ori dell’autunno!
Ora un chiarore soffuso lambisce
i tigli, versa il suo metallo fuso
dal crogiolo del cielo, ridisegna
le ombre già sfumate dai lampioni.
E il giardino di Atlante si spalanca
qui, davanti a me, dove la discesa
termina in un giallo sfolgorare.
GENE McINERNEY, “WATERLOO BRIDGE”
2013