venerdì 27 aprile 2012

Cercarsi

La tua mano sottile che risale
è il sogno che risveglia il mio mattino,
le dita sulla pelle, le lenzuola,
la nudità dei nostri corpi caldi.

E i sensi si cementano da sé,
si saldano nel fuoco di un abbraccio
perché cercarsi non è che trovarsi
l’uno nell’altra come in uno specchio.

 

MARC CHAGALL, “LA FINESTRA BIANCA”

 

2005

giovedì 26 aprile 2012

Dentro ogni poesia

Perduta, dicono che ti ho perduta
come un mattino sul filo del vento
il seme di tarassaco s'invola
per cadere lontano e rifiorire.

Sfuggita, dicono che sei sfuggita
come alla piccola mano di un bimbo
la corda sottile del palloncino
- e lo guarda galleggiare sul cielo.

Dimenticata, dicono, scordata
come un giorno d'estate sulla spiaggia.
Non sanno che sei sempre il mio pensiero
e che il mio amore è dentro ogni poesia.

 

GEMMA LEYS, “CORAZÓN VI”

 

2012

mercoledì 25 aprile 2012

Il canto del cuculo

Il canto del cuculo ti sorprende
un mattino - lo senti sdrucciolare
lungo le verdi pareti dei tigli,
infrangere il silenzio come un vetro.

E allora sai - finalmente lo sai -
che primavera è giunta a spalancare
le tende. Ascolti quel canto di cuculo
e sei irragionevolmente felice.

 

WINIFRED AUSTEN, “YOUNG CUCKOO”

 

2012

martedì 24 aprile 2012

Cielo di aprile

Fermenta il cielo, ribolle di nuvole
dopo la pioggia gelida di aprile.

Sulle montagne è tornata la neve
ma il cuculo già canta primavera.

La luce che discende è viva perla,
disegna le ombre lunghe nella stanza.

Il volo rapido di un merlo sfiora
il riquadro bianco della finestra.

Così l’attimo che fugge nel tempo,
il minuto passato e già scordato.

 

CLAUDE MONET, “ARGENTEUIL”

 

2006

lunedì 23 aprile 2012

In direzione del cielo

Fioriscono i ricordi come petali,
sono giacinti azzurri che si gonfiano
e colorati calici di pioggia.

Ogni goccia è un piccolo universo
e le farfalle sul filo spinato
giorni che non riesci a dimenticare.

C'è, riflesso a rovescio su uno stelo,
il tuo viso - riconosci la smorfia
come un passo in direzione del cielo.


FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA


2012

domenica 22 aprile 2012

Indovino nel vento la tua forma

Indovino nel vento la tua forma
– talora il mare è un gusto di salsedine
o un fiorire di alghe e portulache.

Resto nel sole a fiutare l’odore
del prato, l’erba tagliata profuma
d’estate – anch’essa mi parla di te.

Ma viene dal Ponente questa brezza
che agita le bandiere ed accarezza
gli alberi – ora ti parlerà di me.

 

GUSTAV KLIMT, “SERPENTI DI MARE”

 

2007

sabato 21 aprile 2012

Elegia di riflessi

Il mattino è un'elegia di riflessi
verdi e neri sulle acque del fiume
- Narciso innamorato di se stesso

si specchia dentro le chiare lagune
dove Leda senza peso galleggia
come fanno quelle candide piume

per le quali sospira. Il cigno veleggia
sulla corrente ignaro del suo amore,
la biscia delle giunchiglie serpeggia

frangendo lo specchio e quel suo chiarore.
Qui, dove tutto vive in armonia,
anche un respiro è fonte di stupore.


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FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA


2012