mercoledì 19 maggio 2010

Incontro

Ho ritagliato via tutto il mio amore
ma non devo essere stato poi abile
se adesso ti rivedo e il cuore pulsa
a un ritmo un po' più alto del normale.

Il tuo sorriso è un chiodo acuminato
piantato nelle lancette del tempo,
la sua punta ferisce le mie carni.
Ti lascio andare via nel pomeriggio
mentre si incendiano già le colline.

 

Raymond Leech, “A brief encounter”

 

2010

martedì 18 maggio 2010

Miraggio

Ritorna come da un viaggio lunghissimo
l’immagine di te che ho conservato
nello scrigno inviolato della mente.
È da remote lande che mi giunge,
da uno specchio di fiume in cui Narciso
annegherebbe per la sua bellezza.
Ma non sei qui: è soltanto la memoria,
uno scherzo improvviso che compare
sull’acqua verde increspata di vento.

Che sia la calda primavera a dare
queste morgane, sorta di miraggio
tra le centrali elettriche e le cave?
Possibile che non ti voglia proprio
dimenticare, se torni nei sogni,
se mi vieni a tentare nel riposo?

 

Fotografia © DR

 

2002

lunedì 17 maggio 2010

Canzone soffusa

Suona musica di là nella stanza
come nel ricordo un vecchio juke-box
al bar della spiaggia o il giradischi
di feste nei giardini di oleandri.

È per questo che la ascolto commosso
quella canzone che mi giunge soffusa
e che parla di un amore perduto:
racconta di me, racconta di te...

 

Immagine © Iniwoo

 

2010

domenica 16 maggio 2010

Espressione d’amore

Quando la curva dolce del tuo viso
fiorisce in un'espressione d'amore
il paradiso spalanca ai miei occhi.
E resto lì a guardarti estasiato,
meravigliato che sia di questo mondo
tanta bellezza. E non è che un leggero
allargarsi del labbro, è l'accendersi
improvviso dello sguardo, nient'altro...

 

Gustav Klimt, “Il bacio”, particolare

 

2010

sabato 15 maggio 2010

Lungolago

Il lago è una coppa di stagno fuso.
Dove le ville della sponda opposta
disegnano i colori dentro l'acqua
si apre una crepa d'azzurro che allarga
dolcemente la maglia delle nuvole.

In quel varco si infilano i miei sogni,
piccole barche di carta sfuggite
al colino fitto della realtà.

 

 Lc08-02

Malgrate, fotografia © DR

 

2010

venerdì 14 maggio 2010

Come se fosse la voce del vento

“Così, per colpa tua,
  mi è caduto il cuore.”

  CATULLO, Carme 75

Come se fosse la voce del vento
il ricordo riporta un giorno al mare,
la  bianca cresta delle onde spumose
il nero del cielo sopra il pontile
e i suoi capelli erano gonfie vele
mentre un sogno - quel mio sogno - moriva
lento agli occhi con schianto di illusioni.
Lei lo baciava con trasporto,lui
mi pugnalava inerme stretto a lei,
parole in libertà nella mia mente
e silenzio assoluto tutto intorno,
solo il mugghio del vento si sentiva
passare tra i piloni ricoperti
di cozze, verdi di alghe e di salmastro;
il mare da sotto gli assi spruzzava,
sembrava che mi volesse schernire.
Come se fosse la voce del vento
il ricordo improvviso si è levato
riaprendo la ferita che nessuno
mai ha saputo più cicatrizzare,
scagliandovi altre manciate di sale,
quel sale che allora sentivo in bocca.
Quel sogno - il sogno - non è più tornato
e il vetro rotto delle mie illusioni
si nota chiaramente che io l’ho
riaggiustato con del nastro adesivo.


 image

Fotografia © Paesionline


1992

giovedì 13 maggio 2010

Pena d’amore

La notte risplendeva stelle chiare
in un cielo pulito come vetro.
Giungesti tu e la tua bocca sembrava
una ferita, un taglio nella carne.

Il mio destino era peregrinare,
agognarti per mari sconosciuti,
come Ulisse cercarti, terra mia.
Giungesti tu e gridavo il mio dolore:
irraggiungibile eri alle mie mani.

 

 

Fotografia © Stock.xchng

 

2002