L'ombra dolce del sogno si schiude
a fior di labbra in un sorriso nato
nel cuore della notte come un iris.
Un braccio abbandonato sul cuscino
quasi che galleggiassi in acqua limpida,
l'altro sul seno a serbare ricordi,
veleggi tra l'inconscio e i desideri.
Io che ti guardo sognare rimango
straniero a questo tuo mondo perduto.
Veglio in compagnia di un quarto di luna.
Giorgio Mariani, “Sognando”
2009