Così ti riconosco, dall'impronta
del tuo tacco dentro il cuore.
E, di questo dolore, ancora vivo
del suo sbocciare in un nuovo mattino.
Ne traggo forza per andare avanti
come il pino ha linfa dalle radici.
© ModaFollia
2009
Così ti riconosco, dall'impronta
del tuo tacco dentro il cuore.
E, di questo dolore, ancora vivo
del suo sbocciare in un nuovo mattino.
Ne traggo forza per andare avanti
come il pino ha linfa dalle radici.
© ModaFollia
2009
La strategia del cuore è la muraglia
ma tu devi superare i confini,
allargare le mani all'orizzonte
per abbracciarlo tutto, per conoscerlo.
Sapere non è altro che riconoscere,
avventurarsi con occhi curiosi.
E varcherai te stesso per potere
comprendere la voce di ogni uomo.
Susan Cunningham, “Villeneuve-Loubet-Plage”
2008
Calo il secchio nel pozzo dell'estate
per vedere se in fondo vi ritrovo
la luna o il tuo ricordo, se nell'acqua
scura barbaglia un riflesso di luce.
Nulla. Soltanto il buio e una parvenza
di suono, il grave rumore del vuoto.
Ma quando il secchio torna in superficie
l'illusione di Frost e di Montale
appare anche a me, misero discepolo:
il tuo volto? Uno scorrere di nubi?
Uno scintillare di lame? Dio?
2009
Ritrovata! In un oscuro angolo
del mondo - un paese ancora sconosciuto,
con i portici e antichi edifici -
ritrovata seguendo ragnatele
fitte come gli snodi di autostrade
e i giorni che ho intrecciato senza te.
E adesso mi sorridi dolcemente
mentre mi perdo a guardare i capelli
più chiari, l'abito estivo che veste
con grazia il tuo corpo, lo sguardo acceso...
Il tempo è ripartito, riannodati
i fili che un giorno noi recidemmo.
Karen McIntyre, “Land of Canaan”
2009
Ho sorpreso la nebbia del mattino
dove il sole batteva la riscossa.
I fili del grano già la tessevano,
segnavano già sottili ragnatele.
Adesso in questa immobilità
del mezzogiorno non è che un ricordo
leggero come i giorni sulla spiaggia
e le parole dette con gli amici.
L'estate scivola lentamente,
disegna i suoi orizzonti tra le foglie.
Christine Debrosky, “Noon against the wall”
2008
I colori si accendono, divampano
- nera terra di torba sotto il pesco,
il frutto, spaccato. è appeso nel cielo
oltre gli ibischi, oltre il capannone.
La strada di agosto ancora tace,
i passanti camminano in silenzio
portando a spasso la sera di festa.
Diane Romanello, “Among friends I”
2008
Mi abbevero all'ombra delle parole
e arredo la parete del soggiorno
che mi consegneranno a metà ottobre.
Se nel termometro galileiano
l'ultima boccia ritorna a salire
forse il tempo e l'umore cambieranno.
L'aggiornamento che ti faccio è solo
una lucerna azzurra nella notte,
come idee sul catalogo dei mobili.
Passa il tuo Ferragosto come credi,
radunerò la piccola combriccola
e a sera verrà la malinconia.
Henri Matisse, “Interno con fonografo”
2008