mercoledì 22 luglio 2009

Dove brucia l’anima

Giù nel profondo, dove brucia l’anima
come un esotico fiore di fuoco
e i sogni viaggiano su linee elettriche
su nodi di sinapsi e di neuroni.

Laggiù, dove diventi la tua essenza
e ti recludi in una stanza buia
aspettando che un raggio di sole
finalmente ti illumini: l’amore.

 

Christopher O’Shea, “Negracha”

 

2009

martedì 21 luglio 2009

Sera di luna

Splende la luna stasera, romantica
perla nel cielo blu dell’Occidente.
È una porta che spalanca il suo varco
nel passato. Leggera tu vi entri
con il passo morbido della memoria.

Il tuo bacio ha il sapore del ricordo,
soffice e dolce, chiaro nella sera
illuminata dalla luna piena.

 

Ilhan Yildrim “Mondlicht”

 

2009

lunedì 20 luglio 2009

Aggiorno il tempo

Aggiorno il tempo in tutte le sue fasi
- chiaro che sto leggendo Agostino.
Incasello periodi per trovare
l’adesso, l’hic et nunc, per riconoscermi.

Ma rimane il passato vaga nebbia
dove si stagliano qua e là come alberi
figure da cerchio del Purgatorio
- io come Dante risalgo dentro me.

Resto con in mano il pugno di mosche
del presente, un ragno nella sua tela.

 

Fotografia: Jupiter

 

2007

domenica 19 luglio 2009

I girasoli

Passava per la strada la ragazza,
le gambe nude ed i capelli al vento,
lungo stendardo rosso fiammeggiante.
Nel giardino di fronte i girasoli
festosi si voltarono a guardarla
abbagliati da splendida bellezza.
E anch’io mi volsi, attratto da quel sole
che transitava svelto sull’asfalto.

 

Diego Rivera, “Muchacha con girasoles”

 

1996

sabato 18 luglio 2009

Fuori dal guscio

Come bimba curiosa che rovesci
i sassi per vedere il brulichio
di lesti animaletti spaventati
mi vuoi cavare dal guscio di chiocciola
che mi fa da rifugio e da prigione.
Del resto è delle donne questa sorta
di maieutica, l’arte dell’ostetrica,
sarà l’istinto materno a guidarvi…
Ma ancora io non so se voglio nascere.

 

Phil Schock, “Sand, Shell & sky I”

 

2001

venerdì 17 luglio 2009

Afa

Rondini ballano la sarabanda
sull'erba alta del campo di luglio:
sanno le nuvole e le vie del vento,
sanno la pioggia oscura sui monti.

Io scruto il cane grigiastro dell'afa
disteso calmo sopra la collina,
non muove neanche un moncone di coda
e azzanna l'aria con le larghe fauci.

Vorrei parlare la lingua dei passeri
che intrecciano cinguettii tra le pietre.
Ma resto immobile, la mia abulia
posata come uno straccio sulla sedia.


Gerry Baptist, “heat of the afternoon”

2009

giovedì 16 luglio 2009

Una conchiglia

Ho aspettato che la luna salisse
per venirti a cercare tra i pensieri.

Non eri un vecchio ricordo spiaggiato
come una lussureggiante medusa
ma una conchiglia lucida e bellissima.

In quel momento non c'era la stanza
con le sue larghe tapparelle verdi
ma un angolo di spiaggia nella notte.

Sentivo il vento soffiare dal mare.

 

Fotografia © Paulette Thomas/Fine Art America

 

2009