fiorita come un fuoco d'artificio
e su quel lampo ricostruire.
Abbandonarsi al gorgo dei ricordi
allargati come cerchi nell'acqua
sulla superficie scura del tempo.
E ritrovarsi tessera di domino
con la gioia leggera dell'esistere.
Il cielo che scolora si distende
sulle colline, le copre di giallo
come un dono incartato per Natale.
Sera d'aprile dolce e deliziosa,
ancora più dolce perché non sei
al mio fianco su questa balconata
che incolonna le vigne d'occidente.
La nostalgia aggiunge la sua bellezza.
Fotografia © Karl F. Moffatt
2010
Aperti i calici dei tulipani
in questo aprile che odora di tiglio.
E la ragazza dell'interno 10
mi sorride e ha il tuo volto e i tuoi seni.
Ma forse è un sogno, certamente è un sogno
se adesso il cielo è diventato vetro,
se adesso il tempo trascorre all'indietro.
Canta il cuculo, la luce dell'alba
è un chiarore che filtra dalle tende.
Rachel Deacon, “Woman with tulips”
2010
Sole rosso, canne di bambù, case
lontane disperse nella foschia,
e fischia un treno dalla ferrovia.
Adesso l’Occidente è tutto un fuoco
ed in quel cielo di velluto salgono
grida di bimbi, giochi di ragazze.
Luna gialla, aghi di pino, le grate
immobili nel buio, abbaia un cane.
E l’Oriente è un calmo fruscio di vento.
Immagine © Bowman Images
1989
Di violetto si veste questa sera
dolce di aprile - parteggio i ricordi
con la luce che illumina colline
e cade sui pianori dove i laghi
innalzano al cielo nuvole basse.
Conosce i miei segreti, le parole
che ti dicevo, le sere gemelle
di altre sere, di altre nostalgie.
E il vento che scarruffa vecchi tigli
mi finge la tua voce, altre illusioni.
La lanterna magica del tramonto
ancora una volta indossa il tuo viso.
Fotografia © DR
2009