Il vento che preannuncia il temporale
fischia infilandosi tra le pareti,
suona xilofoni di tapparelle.
Penetra una luce che fa del crepuscolo
un frattale di ruvido zecchino
colto al volo dalla coda dell’occhio
prima di chiudere con la finestra
l’impressione effimera della poesia.
FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA
2022
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