Ieri oggi e domani si accavallano
nei nostri discorsi - come i pupazzi
a molla dell'infanzia vanno e tornano.
Ma abbiamo innalzato le vele adesso
e navighiamo mari conosciuti,
i cieli sono sempre quegli stessi.
Mutiamo noi, nostromi e mozzi, issiamo
una randa all'alba e già vi riverbera
la luce arancione del tramonto.
DIPINTO DI RAFAL OLBINSKI
2018
2 commenti:
Rischio di perdermi nella magia di questi versi. La terzina di chiusura é ammirevole! Buona giornata, Daniele
Grazie, Francesco. È l’umano destino.
Buona giornata
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