L’alta luce di maggio ti ritrova,
sensazione che non riesco a spiegare
ma che ritorna come all’improvviso
un mattino senti cantare il cuculo
e sai che la primavera è arrivata.
È un chiarore tra cupole di foglie,
è un ricordo che si rinnova e vince
l’antica ansia con il suo verde.
LIZA HIRST, “SOTTO IL TIGLIO”
2018
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