Mi ha sorpreso un profumo di magnolie
nella sera fresca di primavera
- mi aspettavo il lezzo chimico e marcio
dell’inceneritore, come sempre.
E mi sono sentito il Marcovaldo
di Calvino, ingenuamente stregato
da quell’essenza dolce e speziata.
Ho guardato le stelle, si scorgevano
a stento: inquinamento luminoso.
FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA
2017
2 commenti:
la bellezza dei fiori e il loro delicatissimo profumo,rende le magnolie una visione emozionante, capace di superare o quantomeno attenuare le manomissioni che l'uomo perpetua in ogni angolo della natura.
Una foto magnifica!
Buona giornata
Grazie. Purtroppo sembra che non vogliamo renderci conto che stiamo distruggendo il mondo poco alla volta. Questo profumo di magnolie lo ricordo molto più intenso e diffuso. E non è un problema di anosmia incipiente: se mi difetta un po' la vista, l’olfatto è ancora quello di una volta. Mi fa una rabbia ogni giorno uscire e sentire quell’olezzo di canfora e letame che proviene dall’inceneritore Italcementi di Calusco d’Adda.
Buona giornata
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