Questo mio gusto d’archeologo, questo
mio poetico ricostruire e intarsiare
perdute tessere della memoria,
mosaici di giorni oramai sbiaditi,
impolverati, incrostati di tempo,
è forse l’unico modo sicuro
che resta di comprendere le cose.
Come il cieco che procede tastoni.
GIORGIO DE CHIRICO, “L’ARCHEOLOGIO”
2017
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