E se è amore anche l’angoscia del sogno,
se lo è l’attesa di un frutto appeso,
questa sete continua e inestinguibile
che arde nella tua gola e nel tuo cuore,
il bacio leggero di cui hai bisogno
come un pallido ricordo d’infanzia,
allora chiamalo per nome, gridalo
quando apri la finestra e cerchi il vento.
HENRI MATISSE, “RAGAZZA ALLA FINESTRA, TRAMONTO”
2014
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