Le ugole di bronzo delle campane
rovesciano il mattino sul paese,
i rintocchi volano come rondini
bassi per le vie - presto pioverà.
Il poeta contadino cava rape
dal suo campo, mi offre cetrioli e fichi
- vorrei parlargli di Esenin ma so
che non capirebbe. Le sue poesie
sanno di uva e pomodori, di terra
fecondata. Lo lascio con la zappa
a sostenere il cielo - un Atlante
bianco e rosso con la camicia a quadri.
JULIEN LE BLANT, “LE VANDÉEN”
2012
3 commenti:
...minuziosa....e ben codificata.:)
ciaoo Vania
ispirata dalla lettura di Esenin
Un mio lontano parente, chissà...
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