“Esisti, quale affanno rinnovi
e ne fai parte”.
MARIO LUZI, A te più giovane
Ti penserò seduta, con le braccia
sulle ginocchia, e seguirò con ansia
traccia del tuo ricordo che sbiadisce
come un urlo che muore nello spazio.
E ti darò per compagna la foga
dell’acqua che tracima oltre la diga:
tale è il mio desiderio di vederti,
di sapere la tua sorte nel tempo.
CHRISTINE COMYN, “ODALISQUE I”
2002
4 commenti:
...intensa...accorata...senza tempo.
ciaoo Vania
senza tempo, davvero... non mi sembra di averla scritta ben 10 anni fa
ho letto con piacere le tue poesie,non solo questa,e ho deciso di seguirti,a presto,graziella
Grazie, ricambio...
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